Il Salento è ricco di luoghi affascinanti e inaspettati che narrano di antiche tradizioni e leggende. Tra questi spicca la struttura religiosa sconsacrata Chiesa della Madonna di Costantinopoli, nota anche come Chiesa dei Diavoli o Chiesa Nuova. Essa è ubicata a Tricase, in provincia di Lecce e vide la luce nel 1684 grazie alla famiglia di Jacopo Francesco Arborio Gattinara, marchese di San Martino.
Intorno a questa Chiesa ruotano due leggende. Secondo la prima, nei suoi pressi viveva un malvagio principe, Stefano Gallone, terzo principe di Tricase, che decapitava i passanti e prendeva parte a manifestazioni paranormali nelle contrade rurali. Inoltre, si racconta che fosse in possesso del “Libro dei Comandi” con cui poteva evocare il diavolo e realizzare qualunque richiesta. L’uomo desiderava ottenere entro tre giorni il mare sotto la propria abitazione e per questo fu edificata in una sola notte la struttura religiosa dedicata alla Madonna di Costantinopoli, insieme al Canale del Rio.
La Chiesa di Tricase e l’ira del Diavolo
In seguito, un servo trovò il libro magico e lo aprì, trovandosi in presenza del Diavolo, che gli chiese dei desideri da esaudire. A quel punto, l’uomo chiese di “torcere la sabbia e fare fascine d’acqua”. Il diavolo e i suoi sottoposti si misero all’opera, ma si resero conto che quella fosse un’impresa impossibile e andarono in escandescenze, buttando le campane della chiesa in mare. La seconda leggenda intorno alla Chiesa della Madonna di Costantinopoli racconta che il principe, per assecondare le richieste dei contadini, chiese al Diavolo di offrire in quella chiesa un’ostia consacrata ad un caprone, simbolo del male, in cambio della costruzione dell’opera in una sola notte.
Il re degli Inferi mantenne la promessa ed offrì al principe anche delle monete d’oro. Il principe, però, fu assalito dalla paura della reazione di Dio e non mantenne le sue promesse. Il Diavolo si arrabbiò e trasformò le monete d’oro in metallo e sassi. Inoltre, scatenò una violenta bufera che trasportò le campane al Canale del Rio gettandole sul fondo. Stando alla leggenda, durante le mareggiate e nelle notti di tempesta, si può sentire il suono delle campane gettate nei fondali del porto di Tricase.
