Torre dell’Orso è una delle località salentina più apprezzate e rinomate. Tanti sono i turisti che ogni anno vanno a visitarla. Il luogo situato sul versante adriatico deve il suo nome ad una torre di avvistamento risalente al XVI secolo. Per quanto riguarda l’appellativo Orso, ci sono ben tre versioni differenti. La prima è riconducibile al cognome Urso del proprietario dell’agro nell’antichità. La seconda ipotesi, invece, fa riferimento alla devozione nei confronti di Sant’Orsola.
La terza e più suggestiva racconta che il nome è dovuto ad una particolare conformazione rocciosa a forma di orso. Osservando la torre dal lato sinistro, infatti, è possibile vedere una roccia raffigurante il profilo di un orso con naso ed orecchie ben definite. Tuttavia, a caratterizzare maggiormente il luogo è la leggenda delle due sorelle che riguarda due scogli simili e vicini adagiati sull’acqua a ridosso della costa.
Torre dell’Orso: la leggenda delle due sorelle
La storia di Torre dell’Orso è molto particolare ed è caratterizzata da una leggenda alquanto singolare che riguarda due scogli simili e vicini. Gli abitanti del posto hanno ribattezzato la particolare conformazione rocciosa come l’abbraccio delle due sorelle, in quanto, sarebbero nati proprio dal profondo legame di due giovani sorelle tragicamente scomparse in mare.
La leggenda narra che due sorelle nel tentativo di sottrarsi al duro lavoro dei campi e trovare refrigerio dalla calura estiva, si recarono sulla scogliera di Torre dell’Orso. Una delle due, si lasciò rapire ed ammaliare dalla fresca brezza marina e dal profumo della salsedine e finì per spingersi troppo verso il mare fino a cadere nel vuoto.
L’atto d’amore della seconda sorella e la trasformazione in roccia
La ragazza rimasta sulla scogliera quando sentì le urla della sorella, si gettò in mare per cercare di salvarla, ma non ci riuscì. Al contrario, anche lei come la consanguinea, non riuscì a tornare a riva ed entrambe furono inghiottite dalle onde. In pochi minuti, i corpi senza vita delle due giovani fanciulle iniziarono ad essere cullati dal mare e gli Dei mossi a compassione da quell’atto d’amore così grande, decisero di tramutarli in roccia.
Poco prima della morte, un pescatore udì le loro urla e si mosse la barca in direzione delle urla per cercare di salvarle. Purtroppo, però, arrivò troppo tardi e tutto ciò che vide furono due faraglioni uscire dall’acqua stretti in un abbraccio. L’uomo, sulla via del ritorno, sconcertato per non aver mai visto prima quelle bellezze naturali, chiamò quel luogo splendido: le due sorelle.
