L’economia della città di Lecce sembra andare molto bene visto che le esportazioni e le importazioni sono in grande aumento. Questo è ciò che emerge da uno studio dell’Osservatorio Economico Aforisma diretto da Davide Stasi. L’uomo ha elaborato ed analizzato l’andamento della bilancia commerciale. Dall’analisi emerge che nel primo trimestre del 2022 le importazioni e le esportazioni sono molto cresciute.
Le importazioni e le esportazioni dei prodotti di Lecce sono in aumento
Il primo trimestre del 2022 vede le importazioni e le esportazioni di prodotti di Lecce e provincia in forte aumento. Sul fronte delle esportazioni si è passati dai 151,5 milioni del primo trimestre 2021 ai 196,6 milioni del primo trimestre di quest’anno. Per quanto riguarda i prodotti, i valori più alti ci sono per macchinari ed apparecchiature con ben 83.444.211€. Seguono gli articoli in pelle ed accessori con una cifra di 31.965.429€ ed i prodotti in metallo (18.945.497€). Ci sono poi gli articoli di abbigliamento saliti ad 11.623.485€ ed i prodotti alimentari con la cifra di 6.668.908€. Infine, ci sono le bevande (6.489.027€), prodotti agricoli, animali e della caccia (6.115.761€), autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (4.332.869€) e prodotti e preparati farmaceutici (3.724.974€).
Prodotti importati a Lecce e provincia
Per quanto riguarda le importazioni, invece, l’aumento rispetto al primo trimestre del 2021 è di 82,8 milioni visto che nello stesso periodo di quest’anno si è arrivati alla cifra di 193,3 milioni. I prodotti più importati risultano essere quelli chimici per un totale di 27.911.592€. Seguono gli articoli in pelle e gli accessori per la cifra di 19.562.602€. Subito dopo, ci sono i macchinari e le apparecchiature (16.992.413€), i prodotti alimentari (14.982.066€) ed i prodotti della metallurgia (14.416.878€). Vi sono poi, gli articoli in gomma e le materie in plastica (11.866.491€), i prodotti agricoli, animali e della caccia (9.510.385€), i prodotti e preparati farmaceutici (8.386.401€), ed i mobili (7.191.134€). Facendo i calcoli tra importazioni ed esportazioni, il saldo risulta in positivo per 3,3 milioni di euro.
Nonostante i buoni numeri, la guerra in Ucraina ha avuto gravi ripercussioni su entrambi i paesi. Ad esempio, l’export verso la Russia è crollato dai 5 milioni del primo trimestre 2021 ai 1,9 milioni di euro del primo trimestre di quest’anno. L’import dallo stesso paese, invece, è aumentato passando dai 173.632€ ai 309.767€ di ora. Per quanto riguardo all’Ucraina, invece, sono diminuite sia le esportazioni passate dai 441.468€ del primo trimestre del 2021 ai 373.315€ attuali, ai le importazioni che si aggirano sui 149.697€.
Davide Stasi: ” Le importazioni sono il maggior indicatore per capire la salute economica di uno Stato”
Davide Stasi, direttore dell’Osservatorio economico ha parlato dell’aumento delle importazioni ed esportazioni di Lecce. L’uomo ha detto che le esportazioni rappresentano un indicatore utile per capire la salute della produzione interna e del commercio mondiale. Ha proseguito dicendo che attraverso l’andamento dell’export è possibile monitorare la competitività delle aziende della provincia di Lecce e la capacità di raggiungere altri Paesi che possono rivelarsi strategici per lo sviluppo territoriale. Stasi, inoltre, ha riferito che negli ultimi anni c’è stata grande richiesta di prodotti agroalimentari e macchinari. Inoltre, all’estero sono molto apprezzati il wine & food.
Stasi ha continuato dicendo che il comparto del vino è stato il migliore, ma anche quello dolciario e lattiero-caseario ha riscosso buoni risultati. Inoltre, risulta essere in crescita quello della trasformazione degli ortaggi. Il direttore, ha poi fornito due dati indicativi dicendo che il valore più alto in assoluto raggiunto da Lecce per quanto riguarda l’export c’è stato nel 2001 con oltre 885 milioni di euro. Al contrario, quello più basso si è raggiunto nel 2009 con la cifra di 318 milioni di euro.
