I taralli pugliesi rappresentano presumibilmente il finger food più conosciuto della cucina tradizionale del Salento e della Puglia. Passeggiando tra le vie di Lecce, ad esempio, non sarà difficile trovare numerosi negozietti tipici, specializzati nella produzione e nella vendita dei taralli. E la cosa ancor più bella è che ne esistono di diverse versioni: dai taralli salati a quelli dolci, passando per quelli più piccoli ad altri con una grandezza più importante. Insomma, i taralli sono un vero simbolo versatile e gustoso del nostro territorio, che non si può non assaggiare almeno una volta nella vita. Ebbene, ma come si presentano i taralli pugliesi nella loro forma più tradizionale? E come si preparano? Scopriamolo.
Taralli pugliesi: tante versioni con un unico “leitmotiv”
Sebbene esistano diverse versioni dei taralli pugliesi, c’è comunque un filo conduttore che li accomuna tutti: la forma. Il classico tarallo pugliese, infatti, si presenta a forma di anello e ha un gusto croccante ed aromatico. Il tutto con una superficie rigorosamente dorata. La peculiarità del classico tarallo pugliese è che è molto facile da preparare e non richiede tantissimi ingredienti. Ecco che, quindi, può esser rapidamente cucinato in casa propria, senza per forza avere dimestichezza con i fornelli e la cucina.
Taralli pugliesi: quali sono gli ingredienti?
Come per tutte le ricette tradizionali, anche per quelle dei taralli, come detto, ne esistono di diverse versioni. Noi abbiamo deciso di scegliere quella che, secondo noi, più si avvicina alla classica ricetta usata dalle nonne salentine e pugliesi in generale.
Ecco gli ingredienti:
- 550 grammi di farina, meglio se tipo 0 ma può essere anche 00;
- 125 grammi di olio rigorosamente d’oliva;
- 200 grammi di vino bianco e secco
- Sale, almeno 10 grammi.
Il procedimento
Il procedimento per la preparazione dei taralli è semplicissimo. Per prima cosa prepara l’impasto mescolando farina, olio, vino e sale. Puoi farlo a mano o in una planetaria. Quando diventa omogeneo, lascialo riposare per almeno mezz’ora. Passato il tempo di riposo, riprendi l’impasto e ricavane delle palline da 15 grammi ciascuna. Per ogni pallina, crea un filoncino sottile e arrotolalo su se stesso per formare la classica forma ad anello. Fatto questo, conserva tutti i taralli in frigo per un’altra mezz’ora. Ciò servirà a preservarne la forma. Trascorso il tempo di riposo, occupati della cottura.
La doppia cottura dei taralli
Non tutti sanno che i taralli pugliesi richiedono una doppia cottura, prima in pentola e poi in forno. Per la prima, fai bollire una pentola colma d’acqua e immergici i taralli muovendoli con una forchetta. Quando risalgono, scolali e poggiali su un canovaccio. Dopo, procedi con la seconda cottura in forno. Fai cuocere i taralli in modalità statica e alla temperatura di 190° per 30 minuti. Per dorare la superficie, aumenta la temperatura fino a 200° e lascia i taralli per altri 5 minuti.
Servi i taralli freddi, magari accompagnati a del vino rosso.