Lo street food è sempre più apprezzato ed è per questo che la guida Gambero Rosso ha dedicato una sezione apposita al cibo da strada italiano. Esiste un’apposita sezione nella famosa guida ai ristoranti italiani e da ormai otto anni vengono assegnati i premi alle attività enogastronomiche che propongono questo tipo di alimentazione. Nell’edizione di quest’anno c’è anche una sezione dedicata alle attività itineranti e ad aggiudicarsi il premio di miglior ristorante pugliese è la gastronomia “Mezzo Quinto” di Lecce.
Street food Gambero Rosso: il “Mezzo quinto” di Lecce miglior ristorante di Puglia
La guida Street Food di Gambero Rosso è giunta all’ottava edizione. La guida continua a raccontare il cibo da strada nostrano attraverso le storie ed i piatti più tipici. Si tratta di una tradizione che in Italia esiste da molti secoli. Essa negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza che è in crescita. Una crescita costante nei numeri e nell’offerta qualitativa come testimonia il +21,3% registrato da Deloitte per l’intero settore lo scorso anno. Le attività gastronomiche di street food che hanno preso parte a questa edizione della guida sono ben 450. Il premio a livello regionale se lo aggiudica la la gastronomia leccese Mezzo Quinto che si laurea miglior ristorante di street food della Puglia.
L’edizione della guida prevede una nuova appendice dedicata alle attività itineranti, ovvero food truck, apette e ambulanti. Esse girano l’Italia tra mercati, delivery e festival ed apre a contenuti extra e approfondimenti sulle specialità tradizionali e le ricette. Inoltre, ci saranno nuovi 20 premi regionali ed un premio speciale Street Food da Chef. Questo premio sarà dedicato al cuoco che ha rivisitato in modo originale un piatto tipico dello street food.
Paolo Cuccia, presidente Gambero Rosso: ” La guida è nata per dare risalto alle alternative al fast food internazionale”
Il presidente di Gambero Rosso, Paolo Cuccia ha parlato di quest’ottava edizione della guida allo street food italiano. L’uomo ha riferito che la tradizione del cibo di strada italiano è antica. Un’offerta che nasce dall’esigenza di soddisfare i bisogni primari di viandanti con prodotti essenziali e territoriali.
Ha tenuto a sottolineare che la guida è nata per dare risalto alle alternative nostrane di qualità rispetto all’omologazione del fast food internazionale. Infine, il presidente Cuccia ha detto di essere da sempre appassionato di questi cibi e per questo desidera ringraziare tutti i maestri presenti in questa edizione della guida e fare loro i suoi personali complimenti.