Vittore Fiore: lo scrittore del Sud tra i grandi della cultura italiana - itLecce

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Vittore Fiore: lo scrittore del Sud tra i grandi della cultura italiana

Scorcio di Gallipoli dove nacque Vittore Fiore

Il 20 Gennaio del 1920 nasce a Gallipoli Vittore Fiore. Antifascista, scrittore e giornalista che con le sue righe si annovera tra i protagonisti della cultura italiana. Fiore fu anche un poeta: Ero nato sui mari del tonno è uno dei suoi libri di poesia. Figlio di una donna gallipolina, Fiore lasciò Gallipoli all’età di quindici anni per stabilirsi ad Altamura, luogo di provenienza del padre, noto meridionalista barese. Tra le opere dedite al suo impegno civile e politico vi è Strumenti della lotta meridionalista, pubblicata nel 1949.

Vittore Fiore: A Gallipoli, ai gabbiani tornerai

Figlio di Tommaso Fiore, Vittore era antifascista per vocazione familiare. Arrestato, fu liberato tre giorni dopo la caduta del Fascismo durante una sommossa. Vittore apprende che tra le vittime degli spari della polizia sui manifestanti, c’è anche suo fratello Graziano. A Gallipoli, ai gabbiani tornerai / veloci, sulla scogliera luminosa,/ per una breve sosta, ai mille e mille/ voli alti, alle improvvise picchiate/ su cuori in attesa e trattenerli,/ sentire il battito di ali/ profumate di aperti venti,/ almeno un poco, di mari radenti,/ sul viso, sulle mani, con gli occhi ardenti/”.

Il porto di Gallipoli

Scorcio di Gallipoli

Vittore Fiore, meridionalista, lottò per far risorgere il Meridione: nei suoi versi denuncia la situazione in cui riversa il Sud pur senza alzare la voce. Capocronista del giornale barese La Voce, egli fu anche il fondatore della rivista Il Nuovo Risorgimento e Capo Ufficio Stampa della Fiera del Levante. Si considerava figlio del Salento: nei suoi versi ricordava la sua Gallipoli, riversa nello Ionio, “dove il viso dei pescatori ha la forma del vento”.

Unirsi contro la morte per non patire le angherie della storia

“Prossimi alle scogliere noi parleremo del Sud, dell’Europa, dell’uggia e del campo di tabacco che avanza in bilico tra noi e il mondo”. Vittore Fiore dirige clandestinamente il Movimento Giovanile Liberalsocialista e successivamente si affianca al Partito d’Azione e al PSI. Egli scrive con coinvolgimento dell’eterna questione del Mezzogiorno senza mai lasciarsi andare alla rassegnazione o alla commiserazione. E non mancando di esporre il suo disappunto verso quei “finti meridionalisti” che limitandosi a invocare aiuti statali avrebbero contribuito all’immobilismo delle terre del Meridione. Il suo impegno civile e politico sarà sempre accentuato nel corso della sua vita.

La fontana greca a Gallipoli

Fontana Greca a Gallipoli

“Ero nato sui mari del tonno/ dove lo Ionio mostra la sua dolcezza/ e all’inverno il suo terribile moto. E allora che il viso dei pescatori/ ha la forma del vento/ e fra mare e terra vi è un unico spazio”. In Ero nato sui mari del tonno – opera del 1953, l’autore traccia nei suoi incantevoli versi un ritratto del Salento, un’espressione pura dell’anima. Poi ritornerà con Il male è dentro di noi, testo del 1973. “E qui, se mai verrai, l’estate quietamente si sfanno gli obelischi e cattedrali come sortilegi consumano in esilii avventurosi. Prossimi alle scogliere noi parleremo del Sud, dell’Europa, dell’uggia e del campo di tabacco che avanza in bilico tra noi e il mondo”.

Vittore Fiore: lo scrittore del Sud tra i grandi della cultura italiana ultima modifica: 2019-10-14T09:00:31+02:00 da Antonella Marchisella

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