Tito Schipa: gli inizi e i successi di un artista straordinario - itLecce

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Tito Schipa: gli inizi e i successi di un artista straordinario

Tito Schipa in televisione

Per la città di Lecce, la figura di Tito Schipa non può non essere definita importante e significativa.
Il noto tenore è ricordato nella città salentina per il suo talento e per il cordone che lo ha legato con il popolo leccese. Non a caso, il conservatorio cittadino, vicino al monumento di Porta Napoli, attualmente prende proprio il suo nome. Ma chi è stato Tito Schipa? Quali sono stati la sua carriera e i suoi inizi? Come ha fatto a diventare così grande, non solo per Lecce, ma anche per il nostro Paese? Scopriamolo qui sotto.

Tito Schipa: le origini e gli inizi

Raffaele Attilio Amedeo Schipa nasce a Lecce il 27 Dicembre 1888. La storia della sua nascita è abbastanza curiosa. Difatti, pare che nonostante sia nato gli ultimi giorni di Dicembre del 1888, sia stato comunque registrato all’anagrafe i primi giorni dell’anno successivo, nel 1889. Il motivo? Posticipare di un anno la leva militare. La sua famiglia era di origini albanesi, ed era figlio di Luigi e Antonia Vallone.
Nel 1902 entra in seminario, comincia a studiare professionalmente il canto e la composizione; successivamente decide di trasferirsi a Milano per approfondire gli studi. Nel 1909, fa il suo debutto ne La Traviata, a Vercelli: un vero e proprio successo.
Nel 1914, Schipa trionfa anche a Napoli, con una Tosca definita davvero spettacolare ed emozionante. Ed è proprio in questo momento che il nome Tito Schipa comincia a farsi largo nel mondo della musica ma soprattutto della lirica.

Tito Schipa a Roma tra i personaggi più illustri di Lecce

Tito Schipa: l’affermazione negli Stati Uniti

Nel 1919, Tito Schipa decide di fare il personale salto di qualità trasferendosi negli Stati Uniti e lavorando in particolare alla Civic Opera di Chicago. Il tutto su invito della soprano scozzese Mary Garden e dell’impresario Cleofonte Campanini. Il 4 Dicembre dello stesso anno debutta con Il Rigoletto, su regia di Gino Marinuzzi. Fu un successo grande e inaspettato e Tito decise di rimanere negli States per oltre 15 anni, per formarsi e sperimentare palchi e stili. Per Tito subentrano delle novità anche nella sfera privata: sposa, infatti, Antoinette Michel D’Ogoy, conosciuta a Montecarlo, che gli darà le figlie Elena e Liana. Nel 1932, Tito decide di spostarsi a New York per collaborare con il Metropolitan Opera della città. Tuttavia, non si trattò di un esordio fortunato. La Grande Depressione che colpì il Paese e la crisi ormai irreparabile con la moglie, lo spinsero, infatti, a fare ritorno in Italia.

Foto di Tito Schipa - un professionista di successo

Tito Schipa: un nuovo inizio nel BelPaese

Ritornato in Italia, Tito Schipa si trasferisce in maniera definitiva a Solignano di Castelvetro, in provincia di Modena, insieme alla sua nuova compagna, Diana Prandi.
Qui, inizia una piccola carriera cinematografica, che lo porta a diventare l’indiscusso re del Cinema dei telefoni bianchi. Si trattava di un sottogenere cinematografico, in voga tra gli anni ‘30 e gli anni ‘40. Esso poneva l’accento sulla presenza di telefoni bianchi in molte scene delle pellicole del periodo. Questi oggetti, infatti, non erano altro che uno status symbol del benessere sociale dell’epoca. In Italia, Tito continua la sua carriera sia cinematografica che teatrale, ebbe altre relazioni, un altro figlio, Tito Jr, e si avvicina al regime fascista. Il tutto, fino agli anni ’50.

Tito Schipa - tomba

Tito Schipa: controversie e la morte

Dagli anni ‘50 in poi, Tito Schipa comincia ad apparire sempre più di rado sulle scene italiane. Nel 1955, infatti, diede addio al palcoscenico al Teatro Petruzzelli di Bari, con Elisir d’amore, un’opera lirica di Gaetano Donizetti.
Cominciò ad essere anche aspramente attaccato di esser vicino al filo-comunismo. Ciò lo portò così ad allontanarsi dai fasti e dalle scene sempre più rapidamente. Tito Schipa morì nel 1965 a New York per un collasso cardiocircolatorio. Ciò fu causato dal diabete, di cui Tito soffriva già dagli anni ‘40.
Il suo ultimo viaggio fu verso la città natale, Lecce, dove attualmente è sepolto, presso il Cimitero Monumentale e accanto alla Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo.

Tito Schipa: gli inizi e i successi di un artista straordinario ultima modifica: 2019-03-26T09:00:03+01:00 da Roberta De Gaetani

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