Martano è un paesino di media grandezza situato al centro del Salento, distante circa 22 km dal capoluogo Lecce e 15 km da Otranto. Negli anni, Martano ha sempre sfiorato i 10 mila abitanti, senza mai raggiungere la quota. Durante l’ultimo ventennio si è registrato anzi un decremento degli abitanti di Martano, passati dai 9.519 del 2002 ai 9.151 dell’ultimo censimento, nel 2017. Nel 2021, attraverso un dato provvisorio riportato da Wikipedia, sono stati calcolati 8.591 abitanti nel paese salentino.
Oggi Martano è detta “Città dell’aloe” per la presenza sul territorio comunale di aziende di coltivazione e trasformazione di tale pianta. Ma la storia di Martano è legata alla Grecia Salentina, un’isola linguistica ellenofona del Salento. Martano fa parte dell’Unione dei comuni della Grecia salentina insieme a Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martignano, Melpignano (paese dove si svolge l’ultima celebre tappa de “La notte della Taranta”), Sogliano Cavour, Soleto, Sternatia, Zollino.
Il nome di Martano nasce da Martius Pegaseus?
Il sito del Comune di Martano spiega che da alcuni reperti storici si può affermare che il paese di Martano prende il nome dal centurione romano Martius Pegaseus, che avrebbe fondato quello che era all’epoca un borgo. A Martius spettarono le terre del Salento come dono per il valore dimostrato in battaglia. Questo accadde dopo le lotte che portarono i romani, a cavallo del 267 A.C., alla conquista di queste terre.
Lo studioso Gino Pisanò ha però criticato questa versione storica. Egli afferma che non può essere stato Martius Pegaseus a fondare Martano. Questo perchè Pegaseus è un termine dotto che nessun centurione avrebbe assunto come “cognomen”. Questo termine per i latini aveva un valore aristocratico che, essendo Pegaso un cavallo alato delle Muse, veniva considerato come simbolo dell’ispirazione poetica e dell’immortalità. Pisanò spiega che e Marzio potrebbe essere lo pseudonimo di un anonimo umanista-poeta del luogo che adottò il nome di Martius.
