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Lecce, la Chiesa di San Matteo: una perfetta fusione tra barocco romano e tradizione locale

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Nel centro storico di Lecce sorge l’imponente e affascinante Chiesa di San Matteo. Essa fu edificata nella seconda metà del XVII secolo partendo dal progetto di Giovanni Andrea Larducci di Salò, nipote di Francesco Borromini. La Chiesa di San Matteo nacque per sostituire un’antica cappella quattrocentesca dedicata all’apostolo Matteo. I lavori iniziarono nel 1667, ad opera del vescovo leccese Luigi Pappacoda, e terminarono nel 1700.

La Chiesa di San Matteo  unisce le forme del Barocco romano e il tradizionale intaglio decorativo della pietra locale.  In particolare,  all’esterno si notano le superfici concave e convesse proprie dell’arte del Borromini,  mentre all’interno predomina la tradizione leccese. L’altare, dedicato a San Matteo, è uno degli elementi più caratteristici di questa costruzione e incarna pienamente il Barocco leccese, grazie alle decorazioni e alla policromia. Esso fu realizzato nel 1691 da Gaetano Palatino da Napoli. Questo gioiello barocco è una delle strutture più maestose e ricche di fascino di tutta la città salentina, si trova a due passi da Piazza Sant’Oronzo e da Porta San Biagio. Dal 1810 afferisce alla Parrocchia di Santa Maria della Luce.

Lecce, la Chiesa di San Matteo e la leggenda della Colonna del diavolo

Intorno alla Chiesa di San Matteo di Lecce ruota una leggenda che ha contribuito, negli anni, ad alimentarne il fascino e a catalizzare l’attenzione dei turisti. Tale leggenda fornisce una spiegazione circa la differenza che sussiste tra le due colonne presenti sulla facciata. Esse, infatti, non sono uguali, dal momento che una ha la superficie liscia, e priva di ornamenti artistici, mentre l’altra presenta decorazioni con scanalature a spirale, nella parte inferiore. Questa discrepanza spiega la leggenda incentrata sul diavolo, secondo la quale il re degli inferi era molto invidioso della precisione del maestro. Così, decise di ucciderlo per non consentirgli di finire terminare un’opera così perfetta da renderlo immortale.

Il Diavolo, inoltre, sempre secondo la leggenda, temeva che i passanti, colpiti da quella bellezza, sarebbero entrati in Chiesa. Ecco perché si vendicò, affinché gli infedeli, spinti dal fascino di quell’opera perfetta, non decidessero di  convertirsi. Il Diavolo, così, uccise lo scalpellino impegnato ad intagliare la colonna. Da quel momento, la colonna di destra della Chiesa di San Matteo fu chiamata colonna del diavolo.

Lecce, la Chiesa di San Matteo: una perfetta fusione tra barocco romano e tradizione locale ultima modifica: 2022-01-28T21:42:07+01:00 da ritaparisi

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