Intervista all’attore salentino Fausto Morciano – itLecce

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INTERVISTE PERSONAGGI

Intervista all’attore salentino Fausto Morciano

Fausto Morciano Attore - foto di Gaia Bulferetti

Il Salento è una terra magica: tradizioni, riti, accoglienza di popoli e culture, sorrisi e mare, tanto mare. E’ un luogo che in molti al mondo guardano con ammirazione. Al contempo è una terra arida, difficile sotto certi punti di vista e questo comporta per molti il cercare fortuna e opportunità altrove. Il Salento è un luogo in cui nascono persone speciali, ricche di talento ma anche di tenacia: una di queste è l’attore Fausto Morciano, che lascia la sua Tricase appena maggiorenne. Oggi è un attore di successo e noi lo abbiamo intervistato.

Fausto Morciano: gli esordi

«Un saluto a tutti! Dopo tre anni a Bologna, città in cui mi sono avvicinato per la prima volta alla recitazione e al teatro, mi sono trasferito a Roma. Mentre finivo gli esami e discutevo la tesi al D.A.M.S. sez. spettacolo di Bologna, frequentavo una Scuola di Recitazione privata a Roma – ‘‘Teatro Azione’’– diretta allora da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco. Ero giovane, forse un po’ acerbo ma avevo una voglia incredibile di fare il mestiere dell’attore e una determinazione e dedizione assolute. Così riuscii a vincere alcuni provini e debuttai. Era il 2002, lo spettacolo ‘’Medea’’ con Francesca Benedetti e la regia di Sebastiano Lo Monaco, al Teatro di Messina. Qualche mese dopo vinsi il provino per un ruolo importante accanto a Ottavia Piccolo e Ivano Marescotti, per la regia di Sergio Fantoni. ‘’Bellissima Maria’’, un testo premiato di Roberto Cavosi ispirato alla figura di Fedra».

Fausto Morciano Film Dei - una scena

L’attore Fausto Morciano nel film Dei

«In questo ero una sorta di Ippolito moderno, che praticava la kick boxing.  Girammo l’Italia per tre anni. Ci furono altri incontri, di cui mi piace ricordare quello breve ma bellissimo, con Giancarlo Sepe, al Teatro de ‘’La Comunità’’, con uno spettacolo su Beckett. Quello con Sergio Basile per ‘’L’esclusa’’ di Pirandello  e anche l’esperienza cinematografica con Winspeare in ‘’Galantuomini’’. Continuavo a studiare, ad approfondire, a lavorare ma sentivo che avevo bisogno di un’esperienza formativa totalizzante e radicale, da cui non si torna più indietro. Sentivo parlare della Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova come la scuola ideale».

L’inizio di un sogno al Teatro Stabile di Genova

«Ricordo che mi trovavo a Pescara e stavo partecipando a un allestimento estivo de ‘’I giganti della montagna’’ di Pirandello.  Lì presi la decisione. Attratto dalla semplicità con cui lo si poteva fare, una semplice telefonata, mi iscrissi alle selezioni per entrare al primo dei tre anni della scuola. Tra l’altro Genova era l’unica scuola che non aveva limiti di età. Bisognava portare un monologo o una scena e una poesia. Superai la prima selezione e convocato con altri 20-25 candidati per un laboratorio di alcuni giorni. Superata quest’altra fase, si aveva accesso al primo anno, ma non finiva qui. Alla fine del primo anno c’era un ulteriore esame, molto più difficile e superato quello si poteva accedere a tutti gli effetti al biennio successivo. Sono stati anni intensi e felici, che soprattutto mi hanno portato a fare uno degli incontri più importanti della mia vita di attore».

Set - Film Dei Produzione Riccardo Scamarcio

Fausto Morciano sulle scene di Dei

«L’incontro con Anna Laura Messeri, che allora dirigeva la scuola, o come la chiamano tutti i suoi allievi: la ‘’Mess’’, un autentico faro, una luce».

Fausto Morciano: l’attore salentino tra i protagonisti del film Dei

Sei uno dei protagonisti del film Dei, prodotto da Riccardo Scamarcio. Interpreti Nicola, il padre del protagonista, Martino. Padre e figlio hanno un rapporto conflittuale. Martino è un adolescente e in questa fase di vita le tensioni sono forti. Tu come eri da adolescente?

«Il film è di Cosimo Terlizzi, mentre Riccardo Scamarcio è il produttore. L’adolescenza non è stato un momento facile, anzi. Me lo ricordo come un periodo oscuro, con pochi barlumi. Mi sentivo intrappolato in un mondo in cui non mi riconoscevo e che percepivo fortemente inautentico ed estraneo, se non addirittura ostile. Per questo ho cominciato a riempirmi di rabbia e a odiare con tutte le mie forze. Odiavo anche me stesso, ovviamente. C’erano però anche delle cose molto belle: alcune amicizie, per esempio, nate nella condivisione, che durano ancora oggi. E la cucina di mia madre, soprattutto i cannelloni che faceva la domenica».

Set - Film Dei Di Cosimo Terlizzi

Fausto Morciano sul set

I ricordi del Salento

«A Tricase ci sono le radici, i legami di sangue, la famiglia, ci sono le origini, l’humus, la terra che costituisce il mio mondo interiore. Nonostante sia lontano quel mondo è sempre incredibilmente vivo e presente. Tutte le mie pulsioni, le mie emozioni, legate ai ricordi, hanno come teatro Tricase, la mia casa. E i luoghi che conosciamo tutti, noi che siamo cresciuti li. Sono un patrimonio inestimabile per me».

Quali sorprese ti riserva il presente?

«Spero tante e belle, restiamo aperti. Ora sono in scena a Roma, al Teatro Prati, con una farsa deliziosa di Eduardo Scarpetta, ‘’Na santarella’’.  La regia è di Fabio Gravina, che è anche il protagonista. Fabio, è stato il mio capocomico, quest’anno, in altri due spettacoli: ‘’La presidentessa’’ e ‘’Ridere, ridere, ridere’’, un’esperienza entusiasmante. Se passate da Roma, non perdetevi ‘’Na santarella’’ al Teatro Prati, in scena fino al 2 Giugno!». La foto di copertina è di Gaia Bulferi Bulferetti. 

Intervista all’attore salentino Fausto Morciano ultima modifica: 2019-05-27T09:00:50+02:00 da Antonella Marchisella

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