Gallipoli, la Fontana Greca: origini e storia - itLecce

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Gallipoli, la Fontana Greca: origini e storia

1280px Fontana Greca Gallipoli 269

Gallipoli è una delle località più rinomate ed affascinanti del Salento, ma non tutti sanno che custodisce anche la fontana più antica d’Italia. La Fontana Greca Fontana Ellenica è ubicata nei pressi del Ponte Antico, adiacente il castello. In particolare, esso si trova nel punto dove il vecchio borgo si congiunge con la parte nuova della città. Per quanto concerne le sue origini, non vi è ancora un dato preciso. Stando alla tradizione gallipolina, però, la Fontana sarebbe opera delle popolazioni elleniche del III sec. a.C. Questa ipotesi spiegherebbe anche il nome attribuito alla Fontana.

Tuttavia, diverse ricerche inseriscono questo monumento in età rinascimentale. La Fontana, un tempo, occupava la zona delle antiche terme, attualmente conosciuta come “funtaneddhe”. Nel 1548 fu traferita nei pressi della chiesa di San Nicola, dove rimase fino al 1560. In seguito, fu smontata di nuovo e poi ricostruita nel luogo dove la troviamo adesso.

La Fontana di Gallipoli e le metamorfosi di Dirce, Salmace e Biblide

La Fontana Greca di Gallipoli presenta una struttura molto particolare. Innanzitutto, si distinguono due facciate di circa 5 metri, una a Nord-Ovest e l’altra a Sud-Est. La prima raffigura lo stemma di Gallipoli, ossia un gallo con una corona e riporta un’epigrafe latina: “fideliter excubat”, che significa “vigila fedelmente”. Inoltre, sono presenti anche le insegne di Carlo III Borbone.

La facciata a Sud-Est, invece, è divisa in tre parti da quattro cariatidi che tengono in piedi l’architrave. Per quanto concerne i bassorilievi, essi rappresentano le tre metamorfosi delle mitologiche Dirce, Salmace e Biblide, tutte figure femminili trasformate in fonti. In alto, spicca lo stemma del re di Spagna Filippo II, attorniato dal simbolo della città. Nel dettaglio, Dirce era la regina di Tebe ed oltraggiò la nipote Antiope per gelosia. A causa del suo gesto, fu condannata dai figli di quest’ultima ad essere uccisa da due tori infuriati. Dirce è a terra fra due tori con Dioniso che la muta in una fontana di pietra.

Il mito di Salmace, invece, racconta della ninfa che supplicò gli Dei di formare un solo corpo con Ermafrodito, di cui era innamorata. I corpi nudi di entrambi sono incatenati durante la loro trasformazione in una sola fonte. Infine, il mito di Biblide narra dell’amore della giovane per il fratello Cauno, che la rifiutò. La ragazza, schiacciata del senso di colpa per il suo sbaglio, pianse tutte le sue lacrime e gli Dei, provando pietà per lei, la trasformarono in una fontana di pietra. Biblide è rappresentata mentre stringe tra le mani il mantello del fratello. 

Gallipoli, la Fontana Greca: origini e storia ultima modifica: 2022-02-04T00:00:00+01:00 da ritaparisi

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Julieta B. Mollo

Sembra un bel posto 😊

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