Gallipoli, la Cattedrale: l'incanto e l'opulenza del Barocco - itLecce

itLecce

ARTE CHIESE MONUMENTI

Gallipoli, la Cattedrale: l’incanto e l’opulenza del Barocco

Cattedrale Gallippoli

La Cattedrale di Gallipoli rappresenta una delle massime espressioni del Barocco gallipolino, grazie alle sue innumerevoli opere d’arte di grande pregio. La sua costruzione risale al XVII secolo, tra il 1629 e il 1696, ma era già esistente da tempi remoti e dedicata a S. Giovanni Crisostomo. Nel 1126, dopo l’arrivo della reliquia della mammella di S. Agata, fu riedificata e dedicata alla Santa catanese, patrona della città di Gallipoli e della diocesi omonima. Nel 1629, dopo aver demolito l’edificio medievale, iniziò la costruzione di una nuova cattedrale più grande ed imponente. A curare il progetto, che terminò nel 1696, fu Giovan Bernardino Genuino.


Con il Regio Decreto del 21 novembre 1940, il re d’Italia Vittorio Emanuele III la elevò al rango di monumento nazionale per via della sua valenza storica e artistica. Nel 1946, la Cattedrale di Gallipoli fu elevata a basilica pontificia minore da papa Pio XII, su richiesta del vescovo Nicola Margiotta. La chiesa, famosa anche come Duomo di Gallipoli, sorge nel cuore del centro storico della città, che domina con la sua maestosità.

La Cattedrale di Gallipoli ospita statue e decorazioni ispirate allo stile di Giuseppe Zimbalo


La Cattedrale di Gallipoli è costruita in conci di tufo leccese, mentre la facciata della Basilica è in carparo. Al suo interno troviamo statue e decorazioni che richiamano quelle di Giuseppe Zimbalo, detto lo Zingarello, lo scultore più famoso ed imitato del Barocco leccese. Sono presenti, inoltre, le statue di San Fausto, Santa Teresa D’Avila, Sant’Agata e San Sebastiano. L’interno della Cattedrale è a croce latina con tre navate suddivise da grandi arcate su colonne in carparo poste su due filari e di impronta rinascimentale. La basilica ospita una collezione di quadri di artisti del ’600 e ’700, tra cui spiccano le creazioni del gallipolino Andrea Coppola, del napoletano Nicola Malinconico e del figlio Carlo, di Giovan Domenico Catalano e Francesco Giordano.

Le decorazioni, le cornici e i fregi circostanti, così come il magnifico presbiterio e il coro in legno esprimono l’opulenza decorativa che caratterizza il Barocco. L’altare maggiore è caratterizzato da marmi di diversi colori ed, in tutto, troviamo 12 altari. Sulle navate, ai lati della Cattedrale, spiccano le opere pittoriche raffiguranti molte scene religiose, tra cui: Sant’Agata, l’Adorazione dei Magi, il Miracolo di San Francesco da Paola, l’Assunta, la Vergine col Bambino, i Santi Andrea Apostolo, Giovanni Battista e l’Entrata in Gerusalemme.

Gallipoli, la Cattedrale: l’incanto e l’opulenza del Barocco ultima modifica: 2022-02-06T11:38:44+01:00 da ritaparisi

Commenti

Subscribe
Notificami
guest
2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments

Muy lindo.

Julieta B. Mollo

Che bellezza!

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x