Cripta: luogo nascosto. Scopriamone alcune nel Salento - itLecce

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ARTE CICERONE

Cripta: luogo nascosto. Scopriamone alcune nel Salento

Cripta Di Ugento un vano interno

Passeggiando per il Salento sono molte le meraviglie che incontreremo compresi dei luoghi preziosissimi chiamati “cripte”. Una cripta è solitamente un piccolo vano a carattere sacro che spesso custodisce le tombe di santi o le loro reliquie. Infatti dal latino crypta il termine assume il significato di “nascosto”. Vediamone alcune.

La cripta del Duomo di Lecce: sotto la Cattedrale si apre l’incanto

La cripta della Cattedrale di Lecce risalente al XII sec. fu ricostruita agli inizi del ‘500 ed è dedicata alla Vergine. Il gioiello cinquecentesco ha mantenuto inalterato l’impianto preesistente risalente al trecento, tuttavia aggiungendovi dei nuovi elementi. Infatti nel periodo barocco furono aggiunti altari e cappelle. La cripta è situata a tre metri circa al di sotto del piano stradale e presenta una pianta a croce greca con tre navate, 54 colonne e 38 semicolonne monolitiche. Nell’Aprile 2017 è stata presentata la conclusione dei lavori di restauro della cripta dedicata a Santa Maria della Scala. Un restauro che ha interessato perlopiù la pavimentazione e le pareti.

Nella Cattedrale di Otranto un anfratto di spiritualità

Giungere nel centro storico di Otranto è un’esperienza unica. Infatti saremo accolti dalla sua Cattedrale con quel tanto affascinante rosone e il mistero del mosaico di Otranto che pure si svela ai suoi visitatori. Abbiamo già parlato della bellezza del mosaico e delle sue peculiarità. Oggi volgiamo lo sguardo alla cripta, così bianca ed eterea, così intrisa di pace e silenzio ma così imponente. La più antica di Puglia, da cui si accede attraverso dei gradini nelle navate laterali. Essa si presenta costituita da nove navate e 42 colonne monolitiche differenti tra loro per composizione e per stile. Un incanto altrettanto quanto quel mosaico portatore di visioni di due mondi, Oriente e Occidente. I capitelli sono anch’essi tutti differenti tra loro e ciascuno è detentore di un significato simbolico. Il tutto è coadiuvato da affreschi cinquecenteschi affioranti sulle pareti.

La cripta dei Ss Stefani a Poggiardo: la nitidezza dei suoi affreschi

Situata nel Parco archeologico di Vaste è la Cripta basiliana dei Santi Stefani, intitolata appunto a Santo Stefano. Si tratta di una cripta a tre navate  e tre absidi, ricchissima da affreschi molto visibili. La cripta non conserva la sua primigenia struttura. Gli affreschi sono comunque abbastanza nitidi, soprattutto in giornate umide. Questi rappresentano fra gli altri alcuni apostoli. Nelle pareti laterali sono presenti delle nicchie Nell’abside settentrionale sono raffigurati tre vescovi: San Giovanni Crisostomo, San Basilio e San Nicola al centro. Nei sottarchi della nicchia, sulla parete destra, emergono i resti delle immagini dei Ss. Cosma e Damiano. Santo Stefano appare sulle pareti laterali.

Cripta Santi Stefani
Cripta dei Ss. Stefani a Poggiardo – Foto di Antonella Marchisella ©

Questa cripta ha una funzione cimiteriale. Nel Parco archeologico di Vaste sono presenti delle tombe. Gli anziani del luogo si imbattevano sovente nei resti umani come teschi e ossa al momento di scavare i terreni. La cripta in passato era in stato di abbandono e i contadini vi deponevano i propri strumenti agricoli. E’ stata inoltre oggetto di interventi edilizi non indifferenti che ne hanno modificato l’originaria struttura.

La meraviglia tra le meraviglie: la Cripta del Crocefisso a Ugento

Situata su un tracciato di epoca messapica e romana denonimato via Sallentina, la Cripta del Crocefisso di Ugento è scavata interamente nella roccia tufacea. Costituita da ampi vani e arrivandoci per mezzo di una lunga scalinata, noteremo immediatamente gli affreschi ben visibili al suo interno.

Interni della cripta di Ugento con guida turistica
La guida turistica Angelo Minenna guida i visitatori nella Cripta del Crocefisso di Ugento – Foto di Antonella Marchisella ©

Alla struttura originaria sono state attuate delle modifiche e delle aggiunte. Il nome della cripta è tratto da un affresco seicentesco presente al suo interno che rappresenta appunto la Crocefissione. Inoltre, suggestivo è anche il soffitto affrescato di stelle. Oltre alle figure mitologiche greche ma anche scudi crociati alternati alle croci dei Cavalieri Teutonici e dei Cavalieri Templari. Splendida inoltre l’immagine della Madonna della Tenerezza sulle pareti. Gioiello di età medievale, questa cripta rievoca l’arte bizantina e il culto greco.

Soffitto della Cripta di Ugento con stelle e croci teutoniche
Il bellissimo soffitto della Cripta del Crocefisso di Ugento – Foto di Antonella Marchisella ©

Gli affreschi sono datati dal XIII sec. al XVII sec. Sul sito internet del Sistema Museale di Ugento potremo leggere che “Negli anni 2004 e 2005 la Cripta è stata interessata da lavori di scavo rivolti alle sepolture che circondano il perimetro dell’ipogeo all’interno del banco roccioso: a ovest dell’attuale ingresso sono state rinvenute otto tombe a una profondità di oltre tre metri”. 

Cripta: luogo nascosto. Scopriamone alcune nel Salento ultima modifica: 2020-04-17T09:00:00+02:00 da Antonella Marchisella

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