Giovedì 11 Luglio ha avuto inizio il consuetudinario appuntamento con il mercatino estivo di Celacanto. Una struttura immersa nel verde e affacciata sul mare di Marina Serra a Tricase nel basso Salento. Celacanto è la sede dell’Associazione Coppula Tisa fondata da Carla Quaranta, che si occupa di cittadinanza attiva e cura degli spazi ambientali. Davanti a un panorama mozzafiato e sotto al sole dell’estate da poco iniziata abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei e con alcune artigiane che vi collaborano.
Carla questa area meravigliosa di Marina Serra è una tra quelle maggiormente investite dal passaggio del tornado del Novembre scorso.
“Si. E quest’anno sperimenteremo questo spazio in versione diversa, reinventata. Da ogni evento negativo ci si può comunque rialzare imboccando strade inesplorate e per noi è significato trovare nuove modalità di riqualificazione di questa area dove ha sede l’Associazione Coppula Tisa. Non è stato facile, dovendoci avvalere prevalentemente delle nostre forze”.
Che cos’è la vostra rete a Km zero?
“E’ una rete di artigiani, per ora sono in sei in questa fase iniziale del progetto. E’ una rete solidale che consente di sperimentare e promuovere i propri talenti. Due dei nostri artigiani sono Luisa Carbone e Simona Carnevale. L’incontro con Simona è avvenuto casualmente circa quattro anni fa. Da quest’anno Simona presenta una sua collezione “Fatto e Rifatto” frutto del suo lavoro di ricerca, di ideazione, di riutilizzo dei materiali.
Quest’anno è partita una vera e propria Linea Celacanto, fatta di borse, portachiavi, manufatti funzionali di vario genere. Il tutto è sempre collegato ai fini della cura, gestione e mantenimento di questo luogo, oltreché alla bellezza funzionale”.
Le creazioni Officine di Moda by Luisa Carbone
“Luisa ha anche lei all’attivo una sua linea, fatta questa volta con i colori tipici della terra salentina. Arricchita dalla sua sensibilità verso l’uso di materiali come il lino e il cotone. Nel lancio della sua linea l’elemento chiave è anche qui il riutilizzo dei materiali, prova ne sono i suoi bellissimi camicioni ricavati da vecchi uncinetti. In tutto ciò si denota altresì un allaccio a vecchie tradizioni. In linea di massima per tutti i nostri artigiani si uniscono le loro capacità artigianali all’innovazione. Le nostre artigiane dispongono di creatività, ideazione e tanta voglia di “un ritorno alla terra”, alle tradizioni, alle origini” – ci spiega Carla.
Luisa cosa ci dici della tua collezione?
Le mie collezioni sono senza tempo. Sono composte di linee classiche e pertanto non passano mai di moda. Utilizzo fibre naturali per evitare l’inquinamento con le fibre sintetiche. Qui in Celacanto portiamo avanti in tutto ciò che facciamo la cura e la salvaguardia dell’ambiente prima di tutto. Ciascuno di noi con le proprie abilità contribuisce a mandare avanti il mercatino di Celacanto e questo ci consente al contempo di poterci mettere in gioco come artigiani e sostenerci a vicenda.
Personalmente mi sono ispirata ai colori chiari della mia terra, principalmente il bianco. Come bianche sono le nostre case, i muretti a secco, la nostra pietra leccese. Con dettagli color acqua marina che ho usato ad esempio sulle mie borse. E in qualche capo d’abbigliamento ho osato con le nuance del corallo.
La salvaguardia dell’ambiente il principio base per Celacanto
Mentre continuiamo a sorseggiare un buon bicchiere d’acqua immerse nel verde di Celacanto chiediamo a Carla cos’era in origine questo luogo?
“Originariamente questo spazio era una discarica in pineta, noi lo gestiamo dal 2003 e abbiamo provveduto a bonificare e riqualificare questi spazi. Noi abbiamo a cuore la cura dell’ambiente e ci occupiamo di “cittadinanza attiva”. In tutto ciò che facciamo nelle nostre iniziative e progetti c’è un valore aggiunto incalcolabile, sostenendo anche una precisa etica” – ci dice.
Giovedì 11 Luglio è stato dato il via al vostro mercatino estivo.
“Si, e quest’anno aderiremo insieme a una rete di associazioni al Festival del Turismo Responsabile, nel tentativo di costruire dei percorsi alternativi per il turista. La prima giornata di apertura del mercatino l’abbiamo dedicata a sostenere il Festival. Si tratta dell’opportunità di offrire ai turisti dei servizi che si affiancano a quelli convenzionali con il coinvolgimento della comunità. Celacanto è anche ospitalità e possibilità di illustrare modelli di sviluppo più a misura d’uomo. Oltre a un’idea di economia solidale e circolare che si alimenta per mezzo dello scambio. La necessità stuzzica la ricerca di soluzioni e l’ingegno. Quest’ultimo ha in Celacanto un approccio multidisciplinare in cui le inventive dei nostri artigiani convivono e collaborano in modo armonioso. La bellezza qui non è solo cura estetica ma diviene anche funzionale”- conclude.