Castri di Lecce è un paese della provincia leccese, situato a pochi km dal capoluogo. La sua collocazione e l’antica storia testimoniata anche da megaliti ne fanno uno dei paesi più interessanti dell’entroterra. In qualsiasi stagione si può inserire questo paesino di 3000 abitanti in un itinerario alla scoperta del territorio del Salento.
Una posizione strategica nel Salento
Distante circa 13 km dal capoluogo, il Comune è immerso nell’entroterra. Confina con i territori di Calimera, Lizzanello, Caprarica e Vernole. Solo pochi km inoltre separano Castri di Lecce dal mare. A pochi minuti si trovano infatti le principali località del mare Adriatico. La posizione del Comune è strategica per i turisti che intendano visitare il Salento. In qualsiasi stagione soggiornare in una delle strutture ricettive di Castri di Lecce può essere un’ottima soluzione. In pochi minuti si può raggiungere il centro di Lecce. A breve distanza i paesi della Grecìa Salentina. Si può partire dunque senza alcuna difficoltà da questo piccolo Comune per raggiungere le principali località griche nei dintorni. Così come le località marine e il capoluogo.
Un territorio abitato sin dall’antichità
Il toponimo deriva dal latino castrum. Ta Kastrìa è il nome del paese in griko. Due antiche casate distinte (Castriguarino e Castrifrancone) si riunirono dopo l’abolizione del feudalesimo. Ebbe inizio così la storia dell’attuale Comune. I menhir e le specchie ancora oggi presenti nel territorio ci raccontano della presenza umana in epoche lontane. La fertilità del terreno e il clima favorevole fecero scegliere già nell’antichità questo territorio come insediamento. I menhir e i dolmen diffusi nel Salento certificano la propensione dell’uomo preistorico a stabilirsi in questi luoghi.
Edifici di culto da visitare a Castri di Lecce
L’architettura religiosa del luogo viene fatta risalire dal punto di vista strutturale al Cinquecento, con successive ricostruzioni barocche. L’itinerario religioso prende inizio dalla Chiesa di Santa Maria della Visitazione, che apparteneva alla casata dei Castriguarino. La facciata, ripresa nel XVIII secolo, è tuttora incompleta nel secondo ordine. Non mancano però le tipiche decorazioni barocche: elementi floreali e preziose decorazioni. Proseguendo, si incontra la Chiesa di Vito, intitolata al protettore della città. In origine era la chiesa madre dei Castrifrancone. Anche in questo caso la struttura originaria dell’edificio risale al Cinquecento. Fu riedificata e ristrutturata in epoca barocca. Da notare l’antico organo a canne e l’altare maggiore. Per completare l’itinerario, si consiglia una visita ad altri due edifici: la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e la Cappella Madonna della Luce.
Cosa vedere nei dintorni di Castri
Castri (più comunemente noto come Castrì) può contare su una posizione favorevole per scoprire il Salento. Sia nelle antiche tradizioni della Grecìa Salentina sia per il litorale adriatico. A pochi minuti di auto si può raggiungere Calimera. Come suggerisce l’etimologia del nome (kalimera in greco vuol dire buongiorno), l’origine è greca; costituisce uno dei nuclei più importanti della comunità ellenofona del Salento. Il consorzio di comuni della Grecìa Salentina comprende dodici paesi, molto vicini fra loro e raggiungibili con facilità. A circa dieci km, inoltre, si può raggiungere la costa adriatica. Sono a due passi le meraviglie di Torre dell’Orso, Sant’Andrea e Otranto.