Stare in casa potrebbe suscitare un po’ di pigrizia nel prenderci cura del nostro benessere. Eppure concedersi dei piccoli rituali di relax potrebbe migliorare di molto anche le prestazioni intellettuali, che oggi con lo smart working sono poste ancor di più a dura prova. Quale migliore occasione per prenderci cura di noi, viste le tante ore da trascorrere nel nido domestico? Per questo allestiremo un piccolo angolo rigenerante in casa e vi trascorreremo una manciata di minuti a sorseggiare del buon tè.
Benessere col tè verde: da preferire al tè nero in caso di nervosismo
Esistono diverse varietà e tipologie di tè: conosciamo tutti quanti almeno il tè verde e il tè nero, ma c’è anche quello bianco. Il tè verde è certamente preferibile al tè nero se soffriamo di insonnia o se siamo particolarmente sotto stress. Infatti il tè verde è più povero in caffeina. Il tè verde, proveniente dalle foglie di Camellia Sinensis, è la seconda varietà di tè più diffusa al mondo, dopo il tè nero. E’ ricco di antiossidanti e svolge un’azione anti radicali liberi. In definitiva la bevanda ideale per il nostro benessere.
Tra i principi attivi in esso contenuti ci sono i flavonoidi, polifenoli, oligoelementi, vitamine e minerali. Al giorno d’oggi è utilizzato non solo per gli infusi, ma anche per preparazioni cosmetiche e alimentari. Questo tipo di tè non viene sottoposto come il tè nero a fermentazione durante la sua lavorazione.
Il tè nel mondo: dal Giappone all’Inghilterra con gusto
Il tè verde viene utilizzato dapprima in Cina e successivamente importato in Giappone. Sappiamo che il Giappone è noto per le sue meraviglie paesaggistiche e culturali, tra queste vi è la cerimonia del tè. In questo caso non è soltanto la preparazione di una bevanda, bensì un vero e proprio rituale Zen.
In Occidente invece, la consumazione del tè è più che altro una pratica per rilassarsi un po’ di tempo sorseggiando questa gustosa e delicata bevanda. In Inghilterra poi è noto ‘Il tè delle cinque’. Il tè verde può essere servito sia caldo che freddo e più volte al giorno. Il tè nero va consumato con moderazione. In erboristeria possiamo richiedere anche il tè bianco, da acquistare sfuso.
Il tè delle cinque: scopriamo come nasce questa usanza
Una tradizione nata per caso grazie alla Duchessa Anna di Bedford. La Duchessa, per spezzare la fame che puntualmente le sopravveniva prima di cena, si fece servire con del tè e una manciata di dolcetti poco prima delle cinque del pomeriggio. Diede così inconsapevolmente il via a un rituale che si sarebbe ripetuto ogni giorno tra le classi più abbienti.
La Duchessa infatti, avendo particolarmente apprezzato quel momento di ristoro dalla fame, decise di ripetere quotidianamente quell’usanza. In seguito si estese a tutti i ceti sociali fino a giungere a una vera e propria tradizione. Attualmente esistono negozi e sale da tè appositi per la consumazione di questa bevanda. In Inghilterra il tè viene servito sfuso, accompagnato da teiera, latte e dolciumi o tartine. In Italia invece consumiamo il tè generalmente nelle classiche bustine e sotto forma di infuso.