Artista salentina di fama internazionale: intervista a Paola Scialpi – itLecce

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ARTE INTERVISTE

Artista salentina di fama internazionale: intervista a Paola Scialpi

Paola Scialpi

Paola Scialpi è un’artista di fama internazionale. È nata e vive a Lecce. Ha collezionato più di cinquanta tra mostre ed eventi unici in Italia e all’estero tra cui America, Arabia Saudita, America (New York) e Kosovo. È presente inoltre nelle più prestigiose pubblicazioni d’arte. Infatti hanno scritto di lei numerosi critici e poeti, tra cui, Toti Carpentieri, Marina Pizzarelli, Pietro Marino, Antonella Marino, Luciano Caramel. Sin dagli anni Settanta, Paola Scialpi con le sue creazioni artistiche, ha affrontato tematiche come l’immigrazione e la condizione sociale della donna. Nelle sue opere l’utilizzo costante del nero, del rosso e del bianco rappresenta uno dei fili conduttori della sua poetica. Le sue fonti d’ispirazione sono estremamente variegate. Difatti si spazia da Alberto Burri, ad altri giganti dell’Arte contemporanea. Docente di discipline pittoriche presso il Liceo Artistico “V. Ciardo” di Lecce, dirige “Overeco Academy” che è un centro di ricerca sull’arte contemporanea. Oltre a contenere il suo atelier comprende anche uno spazio espositivo. In esso si promuovono incontri culturali e artistici con esperti del settore.

Un’artista salentina e un inedito concetto di arte

Del suo concetto di arte e del contesto artistico salentino come grande fonte di ispirazione ci ha parlato in questa esclusiva intervista.

Paola, cos’ è per lei l’arte? Ci spieghi il suo personale e creativo concetto. Per me l’arte è bellezza. Infatti essa aiuta a combattere ciò che il mondo spesso ci offre in termini non sempre edificanti. Certo l’arte non può risolvere i problemi enormi di cui veniamo a conoscenza ogni giorno. Alleggerisce gli animi. Difatti crea la consapevolezza delle tante brutture.

Da dove trae ispirazione per la creazione delle sue opere? L’artista ha un grande compito nei riguardi della società. E’ portatore sano di bellezza. Pertanto deve utilizzare la sua arte per veicolare messaggi, denunce. Spesso anche forti e ingombranti pensieri. L’ispirazione me la fornisce il quotidiano, la strada, l’uomo, la donna, gli esclusi, chi è ai margini della società, chi è dietro a delle sbarre, chi riceve violenza, chi viene schiavizzato, chi cerca una vita migliore affrontando anche la morte. Di conseguenza tutto questo mi porta ispirazione.

Tre aggettivi per definire le sue creazioni… Le mie opere sono spesso forti, passionali, coinvolgenti.

Il Salento come fonte di ispirazione

Bottiglie dipinte dell'artista Paola Scialpi

Quanto il Salento è per lei fonte di ispirazione? Certo io vivo nel Salento e anche se i temi da me trattati possono sembrare lontani, fanno sempre parte di un bagaglio che porto con me da sempre. Infatti in una mostra di alcuni anni fa dal titolo “L’altro Barocco” misi insieme immagini di elementi barocchi. Furono presi da chiese diverse e li composi in modo da formare siti nuovi. In questo modo il Barocco assumeva connotazioni originali. Ma era ugualmente capace di meravigliare come è sempre e comunque il compito di quest’arte. Così come scrisse sul catalogo il critico Lucio Galante.

Cosa pensa del contesto artistico del Salento? Per quanto riguarda il contesto artistico del Salento bisognerebbe lavorare di più su una maggiore condivisione degli artisti con incontri e scambi di opinioni. Ciò sarebbe possibile con una frequentazione reciproca dei propri studi. Ad esempio attraverso l’ organizzazione di collettive per progetti comuni. C’è ancora purtroppo un po’ di chiusura. Inoltre un altro problema è la carenza di luoghi pubblici da mettere a disposizione degli artisti.

Un ricordo indelebile legato a una sua mostra nel Salento… I miei ricordi indelebili sono legati a due mostre. Il primo riguarda una mostra che fu un presagio. Prima dell’11 settembre con l’attacco alle torri gemelle di New York avevo realizzato 11 opere rappresentanti 11 crocifissioni. Tema mai più affrontato né prima, né dopo quella data. La mostra con l’approvazione del Vaticano fu esposta nella Basilica di Santa Croce di Lecce nel 2001. L’altro ricordo è legato alla mostra documento “Countdown” del 2002. Denunciava con immagini forti le terribili conseguenze dei conflitti.

Consigli e progetti

Quanto conta per lei la formazione per un artista al giorno d’oggi? L’artista non può essere solo un bravo tecnico. Pertanto egli deve confrontarsi con altre realtà artistiche. Occorre infatti tenersi informati su ciò che accade artisticamente nel mondo. Certo la tecnica è importantissima. Si affina con l’esercizio quotidiano continuo.

Tazza di caffè sul tavolo dipinta da Paola Scialpi
Opera di Paola Scialpi

Un consiglio da dare a un giovane artista salentino… Ai giovani artisti consiglierei di essere sempre informati su ciò che accade nel mondo artistico mondiale. Pertanto consiglio di curare sempre la tecnica con un esercizio quotidiano. Inoltre non bisogna avere fretta per aspirare al successo. Il cammino è splendido ma non facile. Farsi sempre e comunque sedurre dalla dea “Passione”.

Un traguardo da raggiungere entro fine 2020…Il 2020 per me sarà l’anno dei libri di artista. Mi appassionano e mi coinvolgono molto emotivamente. Comunque per me i traguardi da raggiungere sono come la linea di orizzonte. Ossia essa pare lontana ma ti invita a raggiungerla.

Artista salentina di fama internazionale: intervista a Paola Scialpi ultima modifica: 2020-02-12T09:00:00+01:00 da Mariangela Cutrone

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