Oggi scopriremo la bellissima Abbazia di Santa Maria a Cerrate, dal 2012 custodita dal Fondo Ambiente Italiano. Da Monastero di rito bizantino munito di scriptorium e biblioteca, l’abbazia divenne un centro di produzione agricola dedicato alla lavorazione delle olive. L’Abbazia di Santa Maria a Cerrate, infatti, è immersa in una vasta area verdeggiante di ulivi.
Abbazia di Santa Maria a Cerrate: uno dei maggiori centri monastici del Meridione
Re Tancredi d’Altavilla fu pervaso da una magnifica visione. L’immagine della Madonna apparve ai suoi occhi mentre era intento nella cattura di un cervo riparatosi in una grotta. In onore di questa visione, il re, fece erigere il complesso monastico. Questa però è soltanto una leggenda.
La storia, invece, ci dice che il cenobio di monaci greci abbia preso vita grazie a Boemondo d’Altavilla. Quest’ultimo intendeva offrire un rifugio per scappare dalle persecuzioni della guerra iconoclasta.
Perdonerete le immagini non perfettamente nitide. Ho visitato l’Abbazia alcuni anni fa durante un’apertura del FAI e avevo con me un vecchio cellulare. Ad ogni modo già rendono l’idea di quanta bellezza trapeli da questo bene culturale così intriso di pace. La fondazione risale alla fine del XI sec. e gli inizi del XII sec. Secondo alcuni ritrovamenti è possibile pensare che l’insediamento monastico sia databile a molto prima dell’età normanna.
I lavori di restauro a seguito delle incursioni dei pirati saraceni
Nel 1531 il complesso vantava stalle, due frantoi ipogei, un pozzo, un mulino e alloggi per i contadini, oltre alla chiesa. Un grande splendore. Nel 1711 però, le incursioni turche causarono lo stato di abbandono della struttura, fino al 1965. In questo anno, infatti, vengono affidati a Franco Minissi i lavori di restauro, da parte della Provincia di Lecce.
Il restauro restituisce il complesso a un suggestivo splendore di architettura romanica pugliese. Sul lato sinistro della struttura è presente un bellissimo portico con colonne cilindriche e poligonali. Di fronte al portico c’è un pozzo ornamentale del XVI sec. Nelle absidi e lungo le pareti all’interno della chiesa sono visibili preziosi affreschi duecenteschi e trecenteschi. All’esterno troviamo inoltre un portale duecentesco.
Wow. Bellissimo.